Un vero peccato che la maledizione dei titolisti abbia colpito ancora, distorcendo il senso di questo articolo di Repubblica. Un lungo, estasiato ed ininterrotto peana sui benefici che le “liberalizzazioni” del nostro provvido governo regaleranno a tutti noi, cittadini-consumatori consapevoli. Con la collaborazione dei soviet delle associazioni dei consumatori (ma di quali consumatori, esattamente?), apprendiamo che il risparmio medio per famiglia nel corso del 2007 sarà di ben 1000 euro. Ancora più illuminante la somma algebrica che porta alla determinazione dell’ennesima bella sorpresa di questa piacevolissima “Italia dei tesoretti”. Scopriamo, ad esempio, che i costi di luce e gas, per la prima volta dopo tempo immemore, “sono in calo”. Evidentemente, gli adeguamenti periodici delle tariffe ai prezzi energetici internazionali sono una variabile sotto controllo del nostro esecutivo, ed il beneficio è dunque riconducibile alle “liberalizzazioni” bersaniane, non si spiega altrimenti. Attendiamo quindi nuovi decreti-legge in vista della prossima revisione delle bollette, soprattutto ora che il greggio è stabilmente tornato sopra i 65 dollari al barile.
Per le assicurazioni, è iniziata l’era dei risarcimenti alla velocità del pensiero. Come afferma un estasiato Rosario Trefiletti (nomen omen?) di Federconsumatori, gli indennizzi
“Sono diventati molto più rapidi. A livelli impensabili in passato. Grazie alla Bersani è questione di poche ore o di qualche giorno al massimo”. Altri vantaggi arriveranno grazie all’agente plurimandatario (fine dell’esclusiva di una sola compagnia) con un risparmio per le tasche dei consumatori stimato in 120 euro l’anno.
Bizzarro, neppure l’Ania riesce a quantificare il beneficio per i consumatori del passaggio all’agente plurimandatario, ma Trefiletti si. Vista l’entità del risparmio, consigliamo quindi ai cittadini-consumatori consapevoli di aumentare la frequenza dei propri incidenti stradali. In tal modo il risparmio aumenterà sensibilmente. Anche per i rapporti tra i cittadini e le banche, l’eliminazione della commissione di massimo scoperto contribuirà, unitamente all’azzeramento dei costi di chiusura contabile, a risparmi che il solito Trefiletti stima in 200 euro annui. Anche in questo caso, il cittadino-consumatore si ricordi di aprire e chiudere più volte nel corso dell’anno il proprio mutuo, e se non ne ha ancora uno, lo accenda immediatamente. Solo così potrà partecipare alla redistribuzione del tesoretto delle liberalizzazioni.
Ma il tripudio si raggiunge con la misura più popolare di tutte: l’eliminazione di quello che Rep. definisce l’abolizione degli “odiosi costi di ricarica“. Qui, Trefiletti si accomoda a tavola ed ordina direttamente un’orata: il risparmio familiare medio annuo tocca la cifra-monstre di 250 euro! Ipotizzando costi di 5 euro a ricarica, ed una famiglia di tre persone con altrettanti cellulari, ciò equivarrebbe a più di 16 ricariche annue pro-capite. Per che importo medio? Silenzio sulle “rimodulazioni” tariffarie degli operatori mobili che, vistisi privati di 1,7 miliardi di euro annui di fatturato, tentano di evitare il dissesto. In caso tentassero di fare i furbi, i consumatori consapevoli sanno quello che devono fare: chiedere al proprio illuminato governo di punire questi sporchi capitalisti che pretendono di quadrare i conti. E se qualcuno tra essi non ci riuscisse e dovesse chiudere? Non si ridurrebbe l’offerta e quindi la competizione? Absolument pas, mon ami. Ci penserà Coop, fresco reseller di traffico telefonico. Le vie della provvidenza liberalizzatrice sono infinite.
L’articolo si chiude con la segnalazione di alcuni trascurabili rincari, relativi a voci di spesa familiare del tutto marginali: treni, autostrade, acqua e trattamento dei rifiuti. Come chiunque tra voi potrà constatare, si tratta di voci di spesa relative ad acquisti a bassissima frequenza ed ancor minore incidenza. Veri e propri consumi voluttuari, diciamo. Volete mettere il beneficio di poter avere una molteplicità di incidenti stradali, o di aprire e chiudere più volte un mutuo rispetto ad un esile aumento del 10 per cento delle tariffe di smaltimento dei rifiuti o dell’acqua? Riguardo quest’ultima, anche dopo le vibranti manifestazioni per la sua permanenza in mano pubblica, con conseguente esclusione dei servizi idrici dalla prossima “liberalizzazione” dei soviet delle municipalizzate, potremo presto contare su rincari “equi e solidali”.
Se siete affezionati lettori di questo sito, sapete che il consumatore medio non esiste. Converrà dirlo anche a Trefiletti, il quale nel frattempo sarà già arrivato a frutta, dolce e caffé.