Benedetto Della Vedova racconta di come il Pdl stia tentando con ogni mezzo di soffocare l’espressione del libero convincimento dei propri parlamentari su una materia (il testamento biologico) che non solo non è parte del programma di governo, ma soprattutto rappresenta un tema etico, su cui cioè non può né deve esistere disciplina di partito, come ebbe a dire qualche millennio addietro il premier stesso.
E anche di come una quindicina di deputati del Pdl siano finora stati “indotti” a ritirare la firma all’emendamento presentato dallo stesso Della Vedova, nel silenzio del capogruppo Fabrizio Cicchitto, che non ricordavamo arruolato nelle truppe degli atei devoti. Tra quei quindici deputati che “uno se il coraggio non ce l’ha, non se lo può dare“, figura anche l’audace Fiamma Nirenstein, che peraltro ha sempre dichiarato di non essere interessata ad una ricandidatura a deputato. Un vero peccato, per entrambe le cose.