Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato che Vladimir Putin sarà il primo docente dell’Università del Pensiero Liberale che sarà aperta a Villa Gernetto, la villa settecentesca acquistata dal premier dove oggi si è tenuto il vertice Italia-Russia.
“Questa villa – ha detto Berlusconi concludendo la conferenza stampa – sarà la sede dell’Università del Pensiero Liberale dove verranno personalità da tutto il mondo che nei loro paesi hanno ricoperto ruoli di prestigio. Ho detto a Putin di mandare anche giovani russi e l’ho invitato ad essere il primo professore a tenere una lezione in questa università. Da come ha accolto questa mia proposta ho capito che sarebbe contento di farlo”
In precedenza il premier, parlando dell’accordo siglato dall’Enel sull’energia, si era lasciato andare ai ricordi del suo anticomunismo militante:
”E’ un accordo di grande respiro che dà alla nostra principale azienda, l’Enel, la possibilità di ampliare la sua presenza nell’Unione Sovietica e in tutto l’Oriente”
Addendum: come ci fa notare Alessandro, la notizia è vecchia di almeno tre anni, quindi non avremmo l’attenuante di poterci stupire. E’ vero. Diciamo allora che anche noi, come il resto del paese, siamo rimasti vittime di questa cancellazione della memoria di breve termine che sembra andare di pari passo con l’era berlusconiana. Sul piano clinico, però, il danno alla memoria di breve termine è uno dei sintomi della demenza, e forse è questo il vero problema del paese.