Quanto è diventato complesso il mondo, signora mia. Soprattutto quando si deve gestire un bipolarismo minato dalla proliferazione di neoformazioni:
«Dobbiamo aumentare il numero dei sottosegretari e stiamo preparando un disegno di legge ad hoc». Lo ha affermato Silvio Berlusconi parlando con i giornalisti italiani al termine del vertice del Ppe ad Helsinki- Ansa, 4 marzo 2011
«A breve faremo una rivisitazione della squadra di governo chiedendo l’aumento del numero dei sottosegretari perché ora i ministri e i sottosegretari devono stare di più in Parlamento». Lo afferma il premier Silvio Berlusconi, intervenendo al congresso dei Cristiano riformisti – Ansa, 26 febbraio 2011
La complessità della gestione della cosa pubblica ha subito un’impennata in tempi recenti. Pensare che solo pochi anni addietro aumentare il numero di membri del governo era un attacco al cuore dei contribuenti:
«Purtroppo si è verificato quello che avevo già previsto durante il mio intervento in aula in occasione della discussione sulla fiducia al governo Prodi – afferma Jole Santelli di Forza Italia – A questo punto non occorre essere un veggente per capire che la nomina di tre nuovi sottosegretari è solo l’inizio di un’attività di governo improntata a soddisfare la sete di poltrone che, come è facile prevedere, sono destinate a moltiplicarsi. Peccato però che il conto lo pagheranno i cittadini» – Ansa, 9 giugno 2006
Se poi Berlusconi è coerente (si fa per dire), prima o poi avremo una squadra di governo di consistenza superiore a quella del parlamento, per il funzionamento del quale sarebbero bastati, di volta in volta, la metà dei membri, oppure un centinaio di peones, o meglio ancora i soli capigruppo, per ratificare le scelte dell’esecutivo. Palazzo Grazioli, dove nuove meravigliose idee prendono forma.