A giorni le organizzazioni sindacali del credito presenteranno la propria piattaforma relativa al rinnovo del contratto collettivo nazionale per il triennio 2011-2013. Per evitare rischi di accordi separati (come finora accaduto per metalmeccanici e commercio) e in assenza di regole generali sulla rappresentanza, i sindacati unitariamente hanno deciso di prevedere per questa trattativa che qualora nella fase negoziale emergessero dissensi tra le organizzazioni ci sarà una sospensione di 15 giorni per tentare una ricomposizione delle posizioni.
Qualora questo tentativo non avesse effetto e in presenza di un orientamento favorevole all’accordo di sindacati con almeno il 60% dei lavoratori iscritti si procederà al voto certificato sull’ipotesi di accordo e l’esito di questo voto sarà vincolante per tutti. As easy as that, senza necessità di legiferare. E’ un interessante passo avanti sulla strada dell’innovazione nella rappresentanza. E forse non è un caso che avvenga in un comparto dove ci sono (finora) meno simbolismi davanti ai quali genuflettersi, da ambo le parti negoziali. Staremo a vedere.