Mentre i nostri attenti media lampeggiano arancio il nostro dato preliminare di inflazione tendenziale nel mese di aprile, salito al 2,6 per cento contro il 2,4 di marzo, nessuno si è accorto che l’equivalente dato, elaborato per Eurostat, segna un rialzo del 3 per cento. Per comparazione omogenea, il dato euro-armonizzato italiano di marzo era del 2,8 per cento, quello tedesco (paese che ha una congiuntura surriscaldata e che è alla base della decisione della Bce di avviare una timida normalizzazione delle condizioni monetarie) era al 2,3 per cento, quello francese al 2,2 per cento. Quindi, cresciamo meno della media europea ma abbiamo un robusto tasso di crescita dei prezzi. Mistero, da qualche parte deve essere in atto un boom col silenziatore. Urgono ottimistici editoriali con la disaggregazione dei nostri vibranti consumi. Ah si, come abbiamo fatto a non notarlo, è il mercato del lavoro! Grazie, ministro Sacconi, senza le sue puntuali chiose saremmo perduti.
E non dite che non ve lo avevamo detto.