Ripetete con loro – 4

L’ultima assemblea generale di Emma Marcegaglia da presidente di Confindustria. Purtroppo non le ultime promesse di un governo di mentitori patologici. Prendete il caso dell’accelerazione nel rimborso dei crediti che le imprese vantano presso la pubblica amministrazione.

Tenete l’occhio sulle date:

“Una vergogna nazionale”: così il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia definisce i 70 miliardi di credito vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione.
“Questi 70 miliardi sono una vergogna nazionale che viene scaricata sulle imprese” ha detto il presidente di Confindustria ricordando che il problema del credito alle imprese è al momento uno delle questioni più urgenti da risolvere per affrontare la crisi. Marcegaglia ha ricordato che le imprese stanno vivendo in questo momento un forte calo degli ordini (-30%) che si aggiunge ad un aumento (+30%) degli incagli, delle somme che non riescono ad incassare. ”Il problema del credito è – ha ripetuto – uno dei più forti” (Ansa, 14 febbraio 2009)

“Noi abbiamo ereditato un sistema assolutamente scandaloso e il minimo è che la compensazione dei crediti e dei debiti delle imprese verso la pubblica amministrazione sia fatta da subito”. E’ quanto afferma Silvio Berlusconi parlando all’assemblea di Confartigianato e spiegando quali siano le azioni prioritarie per il governo nei confronti in particolare delle piccole e medie imprese. (Ansa, 11 giugno 2009)

”Stiamo affrontando al tavolo questioni di grande interesse: la semplificazione burocratica, l’accelerazione della riscossione dei crediti verso la P.A., la dilazione dei pagamenti previdenziali”, ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, precisando che ci sarà anche “l’introduzione di meccanismi di compensazione tra debiti con lo Stato e crediti verso enti e società pubbliche. Contiamo di portare presto al cdm la direttiva che renderà operative le prime misure” (Ansa, 11 giugno 2009)

“Ammontano a 60-70 miliardi i crediti che le imprese vantano complessivamente nei confronti della pubblica amministrazione, con un tempo medio di pagamento che in Italia è di 130 giorni (con punte di 600-700 giorni nella sanità meridionale) contro i 53 di Francia, Germania e Regno Unito”. Lo ha detto il direttore generale di Confindustria Giampaolo Galli nel corso di un’audizione in Commissione attività produttive della Camera sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo sui ritardati pagamenti. “Questo – ha rilevato Galli – è uno dei problemi che pesano maggiormente sul nostro sistema imprenditoriale e che la crisi ha reso ancora più gravoso. E’ una situazione non più sostenibile”. Secondo Galli, “un ritorno alla normalità nei tempi di pagamento costituisce il principale contributo che il settore pubblico può dare, in questo momento di crisi, per attenuare le difficoltà delle imprese e sostenere l’economia e l’occupazione” (Ansa, 3 marzo 2010)

“I ritardati pagamenti sono una piaga enorme, non in miglioramento ma in peggioramento”. Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, intervenendo in collegamento video alla presentazione del rapporto 2010 di Federcostruzioni. E ha sottolineato: “Ieri il Parlamento europeo ha approvato la direttiva per i ritardati pagamenti, ma ci saranno 24 mesi per il suo recepimento, quindi dobbiamo pensare a qualcosa di piu’ immediato”. La leader degli industriali ha spiegato “come si stia ragionando per far sì che servizi della Cdp e della Sace possano anticipare alle nostre imprese a tassi convenienti i crediti nei confronti della Pubblica amministrazione”.
Insomma, la numero uno di viale dell’Astronomia ha evidenziato la necessità di ”ragionare su strumenti per lo smobilizzo dello stock di debito accumulato” (Ansa, 21 otobre 2010)

“I crediti delle imprese con la Pubblica amministrazione ammontano a 70 miliardi di euro”. Un costo insostenibile, secondo il ministro dello sviluppo economico Paolo Romani che, all’assemblea di Confindustria promette che la direttiva europea “che indica gli standard da rispettare verrà recepita rapidamente”. “E’ il nostro impegno preciso”, ha concluso. (Ansa, 25 maggio 2011)

Ricorda molto la manfrina sulla RC auto, voi che dite? A proposito, vi abbiamo detto che un paese che non cresce non ha risorse fiscali per riequilibrare queste indecenze? Comunque, tenete duro, a breve ministeri e dipartimenti arriveranno a Milano e in Sicilia.

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