Alcuni flash del (confuso) pensiero di Angela Merkel sulla situazione greca, offerto questa mattina al Bundestag:
- La partecipazione volontaria dei creditori privati è supportata solo da alcuni paesi in Europa;
- Al momento non è possibile pensare all'”insolvenza controllata” di uno stato;
- Un default scatenerebbe un contagio di cui non voglio essere responsabile;
- Un haircut potrebbe costringere all’assistenza dell’EFSF paesi che attualmente non hanno problemi;
- Posso solo lanciare ammonimenti contro un default disordinato;
- Non è possibile chiedere un contributo al settore privato se la Bce non è d’accordo sul metodo;
- Voglio una volontaria, sostanziale, quantificabile contribuzione del settore privato all’accordo sugli aiuti alla Grecia;
In sintesi estrema, vorrei ma non posso.
Quanto sono lontani i tempi della Merkel che minacciava fuoco e fiamme contro i neghittosi mediterranei. Come vi abbiamo detto in tempi ormai remoti, la pistola greca alla tempia tedesca ha alla fine prevalso. E’ nata la Transferunion europea. E vi abbiamo pure già detto che i titoli greci in scadenza saranno sostituiti da crediti sovranazionali a lungo termine, permettendo al settore privato di uscirne indenne. Qualcuno informi la Fdp.