Questa sera, nel corso del Tg3 delle 19, a conclusione di un pezzo che definire dickensiano sarebbe del tutto ottimistico (“I ribassi hanno spazzato via i risparmi di una generazione, i giovani non potranno andare al college, gli operatori non hanno mai visto nulla di simile negli ultimi quarant’anni”), la mitologica Giovanna Botteri ci ha informati che oggi
«La scure di Standard & Poor’s si è abbattuta su Fannie Mae e Freddie Mac. Ciò significa che altre famiglie perderanno la casa»
A beneficio della Botteri è utile ricordare che Fannie e Freddie sono ormai divenute, dopo il crack del 2008, delle ward of the state, cioè entità il cui capitale è interamente detenuto dallo zio Sam.
Quindi, in caso di downgrade del rating sovrano americano, anch’esse devono seguire, a ruota. Il declassamento è quindi un non evento. E questo declassamento nulla c’entra con la possibilità che “altre famiglie perderanno la casa”. Le famiglie non hanno mai smesso di perdere la casa, e non certo per il downgrade, bensì per il fatto che il tasso di disoccupazione è altissimo, non accenna a scendere ed il sostegno al reddito derivante dai sussidi straordinari di disoccupazione (quelli eccedenti le 26 settimane) sta venendo meno, essendo giunto a scadenza. Purtroppo, l’ottima Botteri non ha ritenuto di accogliere la nostra preghiera di ieri, ce ne rammarichiamo.
Suggeriremmo alla Rai (ma non solo) un attento scrutinio sulle competenze dei propri corrispondenti. Alcuni dei quali, dopo questa crisi, hanno fatto la fine della Grecia: declassati a junk.