Il settimanale – 7/7/2012

  • Trovato l’accordo (si fa per dire) al Consiglio europeo (con alti rischi di effetti perversi e di attirare attacchi speculativi), ecco in azione gli euro-malpancisti, attendendo tra inquietanti esegesi l’interpretazione autentica che verrà da Berlino;
  • I conti pubblici francesi scricchiolano sinistramente (anche in senso letterale), e puntano dritti contro il Berlin Consensus;
  • I conti pubblici italiani mostrano plasticamente l’austera spanciata (in una piscina vuota) che rischiamo di prendere, per colpe che partono da molto lontano;
  • Le banche centrali tagliano, i mercati si spaventano, la Danimarca diventa un po’ svizzera, ma non per meriti propri;
  • Sull’euro-bazooka Giavazzi cambia idea, ma non spiega a noi poveri sudditi le ragioni, condannandoci ad inferenze malevole;
  • Tanto marketing per nulla. Comunicato il vincitore del Wolfson Prize, pare sia un parente di Catalano;
  • Destra e sinistra italiana unite nella becera lotta;
  • …e comunque, partendo dal calcio, stiamo diventando sempre più tedeschi. E ci converrebbe anche;
  • Un esempio di eccellente investimento, nel paese in cui a vivere sopra le proprie possibilità sono sempre gli altri;
  • E la magistratura italiana reinventò l’attenuante socio-economica;


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