“Per ora siamo fiduciosi sulla nostra previsione di crescita del Pil” dello 0,8% nel 2014. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, interpellato a margine del seminario previsionale del Centro studi di Confindustria. “Siamo convinti – ha spiegato – che le riforme messe in campo procureranno uno shock positivo, vedremo l’effetto degli 80 euro e delle riforme della giustizia, del lavoro, della pubblica amministrazione e della spending review” (Radiocor, 26 giugno 2014)
E qui torna l’eterno dilemma: quest’uomo crede davvero a quanto afferma oppure è programmato per ripetere ossessivamente questa frase? Nel primo caso è certamente più grave. Perché se Delrio crede davvero che delle “riforme” che al momento sono nel grembo di Giove ed hanno tempi di dispiegamento e di impatto comunque lunghi (ammesso e non concesso che vadano a regime) possano spingere il Pil nel 2014, significa che abbiamo un problema, e pure molto grave.
(Il titolo del post è una citazione, e pure geolocalizzata rispetto a Delrio)