Come segnala il Financial Times, in Svizzera i tassi d’interesse negativi stanno causando un fenomeno singolare: i cantoni chiedono ai contribuenti di non anticipare il versamento delle imposte, ma di attendere l’ultimo momento utile, ed in alcuni casi persino oltre. Ma nell’informazione c’è anche una chicca, che mostra le attenzioni di cui sinora erano fatti oggetto i contribuenti che versavano le imposte in anticipo. Ennesima conferma di quanto la Svizzera sia un pianeta a parte, soprattutto per noi italiani.
Il cantone Zugo (quello dove Sergio Marchionne ha la residenza, per intenderci) ha annunciato che metterà fine agli sconti per pagamento anticipato delle imposte. La decisione si è resa necessaria perché il cantone rischia di pagare un tasso d’interesse negativo sui propri saldi di tesoreria detenuti presso il sistema bancario elvetico, conseguenza della politica di tassi fortemente negativi (attualmente a meno 0,75%) adottata dalla Banca Nazionale Svizzera per contrastare l’eccessivo apprezzamento del cambio e “difendersi” dall’easing quantitativo della Bce. Le banche commerciali svizzere stanno traslando sui clienti finali con saldi di conto elevati i tassi negativi che la banca centrale pratica sui depositi liberi presso di essa.
La decisione dovrebbe quindi permettere a Zugo, che al momento non sta ancora pagando tassi negativi sui propri saldi di tesoreria, di risparmiare 2,5 milioni di franchi l’anno. Ma voi capite che per noi piccoli italiani vessati il fatto stesso che da qualche parte del mondo si ottenga uno sconto sulle imposte versate in anticipo suona come psichedelico. Di fatto, i cantoni operano come una banca che remunera parte della liquidità dovuta dai contribuenti attraverso le imposte, per i versamenti anticipati. Sconcertante, vero? Per essere coerente con la nuova policy, il canton Zugo ha poi deciso di azzerare il tasso d’interesse praticato sui ritardati versamenti d’imposta, anche se i ritardatari resteranno esposti ad altre penalità finanziarie ed avranno comunque un peggioramento del proprio merito di credito.
La conferma di questa prassi elvetica viene dal cantone Lucerna, che offre una remunerazione (cioè uno sconto) dello 0,3% sulle imposte versate prima della scadenza canonica di fine anno. Un tasso migliore di quelli ottenibili su conti bancari retail (cioè di piccoli risparmiatori), anche se tale remunerazione sta venendo progressivamente limata dal cantone, e potrebbe scomparire.
La navigazione nel mare incognito dei tassi d’interesse negativi prosegue.