Il settimanale – 21/5/2016

  • In Italia oggi siamo in condizioni fiscali moderatamente ma inequivocabilmente espansive, anche dopo aver ottenuto da Bruxelles l’agognata “flessibilità”. Ma la produttività resta stagnante, la demografia ci gioca contro ed il rapporto di indebitamento non vuol saperne di scendere, perché la nostra crescita è insufficiente. Ecco perché le nostre banche rischiano di finire nel mirino dei mercati;
  • A proposito, in questo momento le nostre banche operano con un margine d’interesse che è basso in un modo preoccupante, proprio per mancanza di crescita vera;
  • C’è un calo nella spesa pubblica italiana per beni intermedi. Voi lo vedete? Neppure noi;
  • Il governo Renzi sta per inventarsi il private equity per il piccolo (ma neppure troppo) risparmiatore. Cercate di non fare danni;
  • Se volete capire cosa significa fare deficit di pessima qualità (i.e. buttare soldi), rivolgetevi al nostro incompreso premier, che è uno dei massimi esperti della materia;
  • Di mancia in mancia, la gentile signora con maturità classica che guida pro tempore il ministero della Salute combatte contro il declino demografico. Un po’ come il tizio che si è comprato l’auto per avere in omaggio i buoni benzina;

Comunque vada, sarà un trionfo: il mese prossimo, ad esempio, avremo le analisi su un inedito pentamestre:

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