Quando uno ha deciso di smettere di farsi del male guardando teatrini politici italiani, ecco che arriva la nemesi, che lo costringe a rincorrere la notizia. Martedì sera, nella consueta comparsata da Giovanni Floris, il giovane candidato premier del M5S, al secolo Luigi Di Maio, ha realizzato un meraviglioso spottone per la banca online di MPS. Con argomentazioni che fanno sospettare l’uso di sostanze psicotrope. O altro.
Che ha detto, Di Maio? Ascoltate voi stessi:
“Dobbiamo sganciare la politica dalle banche. Oggi la terza banca al mondo online si chiama Widiba, ed è italiana, ha solo 400 dipendenti, non ha più filiali, ti metti un visore e vai nella filiale”
Ora, che Widiba, nata da poco ed ancora impegnata a drenare promotori finanziari e clienti da mamma Banca MPS, sia la “terza banca online al mondo”, è affermazione che ricorda la notizia della morte di Mark Twain: grandemente esagerata. Che poi, grazie al visore, si sgancino le banche dalla politica, è certamente interessante. Se poi esistesse un visore che riuscisse a generare le sinapsi mancanti tra i neuroni, soprattutto quelli del pubblico di Dimartedì, che pare accuratamente selezionato per far partire monocordi applausi fuori tempo e luogo, saremmo ancor più felici.
Dopo di che, prendiamo atto che Giovanni Floris sorride sempre, perché è persona assai a modino, e proprio non riesce a dire ai suoi interlocutori “ma che caxxo stai dicendo, figliolo?”, neppure nei momenti più eclatanti.
Tutto il resto, abboccamenti tech inclusi (per sganciare la politica, però, eh!), lo lasciamo ad altri.