I contribuenti italiani sanno che, quando c’è da recuperare gettito, un ritocco alle accise sui carburanti è la soluzione no brainer, come dicono gli anglosassoni. Ora, pare che il M5S abbia trasferito altrove questo riflesso da gabelliere pavloviano, trovando una macchina da soldi perfetta per il Tafazzi dei nostri tempi.
Parliamo della deducibilità degli interessi passivi concessa alle banche, il cui taglio figura (per un paio di miliardi annui) tra le cosiddette coperture del reddito di cittadinanza. L’obiezione, di fronte ad una misura del genere, sorge spontanea: in un periodo in cui le banche soffrono il calo costante del margine d’interesse, cioè della forbice tra interessi ricevuti sui prestiti e quelli pagati ai depositanti e più in generale a chi presta loro soldi, aumentare il costo della raccolta bancaria (tagliando la deducibilità degli interessi pagati sulla medesima) finirebbe col trasferirsi sui debitori, sotto forma di condizioni più onerose nella concessione di credito.
Questa banale dinamica non pare essere afferrata dai grillini, convinti invece che la deducibilità sia una sorta di regalo fatto ai kattivi bankieri spekulatori. E ne sono così convinti che è da qualche anno che, per ogni esigenza di cassa, i nostri eroi continuano a ricicciare la proposta, praticamente ovunque.
Nel 2015, ad esempio, i grillini volevano per le piccole e micro imprese l’esenzione totale dall’Irap. Nelle parole di Sergio Battelli, esponente pentastellato celebre per aver fatto parte della Commissione cultura della Camera pur essendo munito del titolo di licenza media, poi passato in Commissione politiche Ue:
«Abbiamo individuato le coperture necessarie nel taglio dal 96% al 94% della deducibilità degli interessi passivi per le banche, che avrebbe prodotto un gettito di 300 milioni di euro per punto percentuale per un totale di 600 milioni di euro»
Il buon Battelli ed i suoi colleghi di partito non immaginavano neppure lontanamente che le banche si sarebbero rifatte dei maggiori oneri ribaltandoli sul costo del credito per le piccole e micro imprese, quelle dotate di minor potere contrattuale verso gli istituti, accentuando il credit crunch. Per loro, il soggetto che formalmente paga le imposte coincide con quello che ne porta effettivamente il peso. E invece, quel cattivone di governo:
«[…] ma in tutta risposta il governo non solo ha bocciato la nostra proposta ma ha addirittura aumentato dal 96% al 100% la possibilità per le banche di dedurre gli interessi passivi. Dal 2017 quindi le banche potranno dedurre totalmente i loro interessi passivi. E questo la dice lunga su quali sono gli interessi che stanno a cuore a questo Governo»
Ecco, VERGOGNA!!1!1! Nel 2016, i grillini presentano il loro spin chiamato bilancio di cittadinanza, anzi #bilanciodicittadinanza, perché in giro ci sono più hashtag che neuroni. Anche qui, la deducibilità degli interessi passivi delle banche è la rassicurante mammella da cui suggere. A questo giro, ecco le pensioni ai “precoci”:
«Importante anche il capitolo previdenza: è prioritario per il Movimento 5 Stelle mandare in pensione senza penalizzazioni i cosiddetti “precoci” che hanno iniziato a lavorare da minorenni e hanno ormai raggiunto i 40 o i 41 anni di contributi. Il costo viene coperto con una minore deducibilità degli interessi passivi delle banche. Insomma, un favore in meno ai banchieri, un diritto in più ai lavoratori»
Sempre nel 2016, i grillini vogliono comprare la good bank della risolta Carichieti, per farne una “banca di stato” con cui concedere prestiti legati all’anticipo pensionistico (Ape) a “condizioni sovrane”. E a cosa pensano, per finanziare l’aumento di capitale necessario a comprare la piccola banca dal grande avvenire?
«[…] la proposta prevede che l’aumento di capitale della piccola banca, necessario per porla nelle condizioni patrimoniali dovute per gestire l’Ape, che dovrebbe essere coperto dallo Stato, sarebbe finanziato con il taglio alla deducibilità degli interessi passivi previsto per le banche ordinarie, che gestendo l’Ape guadagnerebbero un po’ meno dalla deducibilità»
Ancora a fine 2016, il M5S presenta un ddl per l’autorecupero da parte dei cittadini degli immobili abbandonati. Le coperture, per 400 milioni? Vediamo se indovinate:
«La copertura è assicurata mediante incremento delle entrate, per oltre 400 milioni di euro, derivanti dalle norme di cui all’articolo 8 finalizzato alla riduzione della percentuale di deducibilità degli interessi passivi delle banche e di altri enti e società finanziari nonché dalla rideterminazione del valore della produzione netta delle banche e di altri enti e società finanziarie»
In effetti, ora che abbiamo scoperto questa fonte di soldi aggratis, perché mai perdere tempo a uscire dall’euro e stampare moneta? Quest’anno, nella legge di Bilancio 2018, ecco che la cornucopia degli interessi deducibili per le banche si riversa sulle assunzioni di 8.800 precari degli Enti Pubblici di Ricerca. Ma c’è anche un capitolo dedicato ai poveri risparmiatori truffati delle banche venete, a cui pensa il senatore Enrico Cappelletti, che dichiara:
«Il fondo per i risarcimenti che avevamo proposto noi arrivava fino a quattro miliardi di euro e doveva essere finanziato abbassando la deducibilità degli interessi passivi in carico alle banche, quindi non avrebbe pesato sui conti pubblici. Ma il nostro emendamento non è stato minimamente preso in considerazione»
Anche qui: VERGOGNA, ABBIAMO LA COPERTURA BOLLINATA, CHIEDETECI SCUSA!1!11! Insomma, per ogni esigenza di cassa, in attesa del salvifico reddito di cittadinanza, ecco pronta la copertura. Quanto sarebbe ganzo se questi personaggi arrivassero a governare, per fracassare le loro pallottole d’argento ed i loro denti contro la realtà. E però, ricordate: tra poche settimane potrete effettivamente realizzare il maggior esperimento sociale della storia italiana: dare al Mo’ vi mento una maggioranza autosufficiente, per fare trionfare la realtà, col suo randello nodoso.
Mandate Luigi Di Maio a Chigi, Laura Castelli a via XX Settembre, Barbara Lezzi al MISE. Fatelo per questo povero paese ubriacato da menzogne e idiozie. Loro introdurranno il reddito di cittadinanza, abrogheranno la legge Fornero trovando le coperture da lotta a corruzzzione e sprechi, taglieranno le “pensioni d’oro”, chiederanno a Bruxelles di farci fare deficit e debito minacciando un referendum per uscire dall’euro, realizzeranno un piano da cento miliardi di investimenti infrastrutturali abolendo i vitalizi e cercando gli scontrini dei rimborsi spese dei parlamentari, libereranno gli enti locali dalla schiavitù del patto di stabilità introducendo la moneta fiscale creata da provvidenziali e misteriose “associazioni senza scopo di lucro” (che quindi si sostituiranno allo Stato nel ruolo di debitore), e si farà tutto col blockchain, dalle vaccinazioni alla rimozione del tartaro.
Avete il pallone sul dischetto e la porta è vuota, italiani. Dovete piantarla di ascoltare le bufale di Renzi e Berlusconi. È giunto il momento di gettare il cuore oltre l’ostacolo e saltare da quella cazzo di scogliera che vi attende da decenni.