Il settimanale – 9/11/2019

  • Sul diabolico piano dello sprovveduto killer franco-anglo-indiano che da due anni cercava in ogni modo di uccidere Ilva anziché guardarla morire in mano altrui. Ora ci è riuscito, usando l’arma regalata dalla politica italiana;
  • Sia lode al ministro Costa che, con sole due settimane di ritardo, ha intuito la differenza tra tassa di scopo e tassa per fare cassa;
  • Non sapete che pesci prendere? Spendete le vostre giornate in interminabili discussioni da bar sul nulla? Ecco la soluzione allo stallo, per metter d’accordo i guitti vocianti: ce lo chieda l’Europa;
  • Anche la nuova proposta tedesca per ridurre la concentrazione di rischio sovrano delle banche riceve il nein italiano. Ma avremmo basi politiche per rilanciare;
  • Come incentivare gentilmente la già evidente inclinazione degli Agnelli/Elkann a disimpegnarsi dall’Italia? Con una sana randellata verde alla domanda di auto Fiat;
  • Copiare le best practices internazionali quando non capisci una cippa? Fatto;
  • Di governo in governo la demoltiplicazione di pani, pesci e Pil procede senza soluzione di continuità;
  • In settimana, è accaduto l’evento epocale che appariva impossibile solo pochi mesi fa;
  • Che la forza (negoziale) sia con te;
  • Che il problema sia il tricolore?

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