La settimana phastidiosa – 27 marzo 2021

  • Per non far mancare nulla ai tempi eccezionali che viviamo, ecco Suez ostruito;
  • C’è sempre un irritante ronzio di sottofondo ma almeno ora Draghi parla, e mette pure davanti alla realtà il rumoroso e petulante partito filorusso italiano, che è rigorosamente trasversale;
  • Forse non si può chiamare nazionalismo vaccinale ma l’effetto finale resta quello;
  • A proposito di disfatte italiane, via il cda del gigante lombardo del procurement, dopo alcune sfortunate vicende. Se ci si ferma a questo, è aria fritta;
  • L’eterno nodo degli appalti pubblici nella stagione del Recovery Fund: le proposte dell’Antitrust al governo non sembrano rivoluzionarie né realmente innovative;
  • Erdogan silura l’ennesimo governatore della banca centrale turca, reo di essersi piegato alla dittatura della realtà. Quanto dureranno, l’uno e l’altro?
  • Forti stimoli fiscali accomodati dalla politica monetaria, che promette di tenere bassi i tassi, mettono sul chi vive gli investitori, che potrebbero liberarsi del debito e causare forti turbolenze all’economia reale;
  • Dopo la Cina, anche in Occidente cresce la spinta a creare valute digitali emesse dalle banche centrali. Una minaccia per banche commerciali e criptovalute;

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