- Il presidente autocrate turco si è messo alla guida della banca centrale, lanciandola contromano in autostrada. Vittime predestinate, i ceti popolari;
- E comunque, non c’è problema: l’inflazione si può restringere;
- La Commissione Ue avvisa l’Italia: nel 2022 la spesa corrente cresce ancora troppo. Ma i rischi maggiori sono per i prossimi anni, con gli investimenti del PNRR;
- C’è un sindacato dei dipendenti della Bce che non crede a M.me Lagarde, pare;
- Anche a Berlino prende piede l’interpretazione “creativa” di vincoli presunti insuperabili, come quelli costituzionali. La Bundesbank tenta di opporsi;
- E questo virus che proprio non vuole capirla;
- Dio (o chi per esso) benedica l’archivio: panta rei o meglio penta rei;
- Allarme variante o alibi per alleggerire? Nel dubbio, i mercati sanno cosa fare, come sempre;
- Fermate i tassi, il leader del maggior sindacato dei bancari italiani vuole scendere. Forse in campo alle prossime elezioni?
- Soluzioni semplici a problemi complessi? C’è qui il vostro Boris. Ma anche i francesi, col loro ditino levato, partecipano al concorso Asilo Europuccia;
- A proposito: questo non vi sembra una specie di “specchio riflesso senza ritorno“?
- Un programma da Autogrill? Lo sta scrivendo Giuseppi, che ha a cuore anche il funzionamento ordinato della democrazia;
- Mille bolle non troppo blu: i latifondisti del metaverso;
- Il processo di italianizzazione europea si spinge alle alte latitudini;
- La moria di fornitori di luce e gas britannici prosegue, per la gioia dei contribuenti;
- La raccolta di punti-fragola per il Quirinale è in corso;
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