Oggi vi segnaliamo uno scoop, scoperto da una professionale collaboratrice del professionale network di blog parimenti professionali, specializzato nell’utilizzare avvocati per impedire ad un economista professionista di scrivere su temi economici. La nostra professionale blogger-detective ha scoperto che l’uomo impiccato a Baghdad lo scorso 30 dicembre potrebbe non essere Saddam Hussein. A conferma di questa tesi, la nostra professionale detective segnala alcuni incontrovertibili elementi di prova: i celeberrimi nei di Saddam Hussein, che sarebbero misteriosamente scomparsi poco prima dell’esecuzione, come si evince dall’immagine qualitativamente perfetta, per nulla sgranata e ripresa in condizioni di eccellente illuminazione che la nostra professionale detective allega al proprio post; i piedi del cadavere, che “nel sudario ha i piedi divaricati, dritti, rilassati mentre nei morti per impiccagione sono tesi con le punte all’indietro, rigidi”. Qui, come prova documentale, la nostra professionale cospirazionista allega ben due link alla home page dell’Ansa. Da ultimo, è vero che c’è un cadavere nel lenzuolo (ohibò!), ma sappiamo che Saddam aveva tanti sosia, che diamine! Ma allora, perchè questa messinscena con morto?
Ora, le ipotesi potrebbero essere diverse. 1) il rais ha barattato la propria vita in cambio del silenzio e quell’esecuzione volutamente planetaria era un falso; 2) qualcuno è salito sul patibolo, ma non è un mistero per nessuno che in circolazione ci fossero tanti sosia del rais. 3) qualcuno è stato giustiziato perché un cadavere dentro il lenzuolo c’era, ma potrebbe non essere Saddam e quasi di sicuro non è morto impiccato (fra l’altro il cappio era gigantesco, spropositato), bensì sgozzato secondo l’usanza islamica.
Ah, ecco. E gli americani c’entrano certamente qualcosa, perchè
…gli americani sono maestri nel gioco delle tre tavolette.
Ci inchiniamo di fronte a tale professionalità investigativa: in effetti, il Saddam catturato tre anni nella famosa mousetrap non era Saddam ma Bruno Vespa, come si evince dai nei sul volto. Ed i piedi che si ostinano ad essere ossimoricamente dritti e rilassati nel sudario non sono di Saddam, ma di un cugino del dottor Scholl’s.
Professionale, nevvero? Come ben si addice ad un’appartenente ad un network di blog professionali. Notitia criminis? Meglio sarebbe dire notitia stultitiae.