Per il presidente della Repubblica, anche in Italia c’è il rischio di un diffondersi di accenti di intolleranza o xenofobia a causa del diffondersi di “retorica pubblica che non esita a incorporare questi accenti”. Immediato il plauso pavloviano, con precisazione delle prime galline che cantano, nella fattispecie quelle della maggioranza: “ottimo, ma non si riferiva a noi”. Probabilmente è così, forse si riferiva a questo genere letterario emergente, un revival stilistico mutuato da fumetti e romanzi del Ventennio (a breve, a grande richiesta, tornerà il termine “negri”), con probabili contaminazioni dell’epopea della guerra del Vietnam. Come che sia, il risultato è piuttosto disgustoso.
[HT: Malvino]