- Il Pd a Strasburgo aggrega ai socialisti europei il movimento che si vantava di non essere di destra né di sinistra. Come sempre, in questi casi, la somma non farà il totale;
- Tra espedienti regolatori e boom immobiliare, a pagare la politica monetaria di Erdogan sono i ceti popolari, cioè la sua storica base elettorale;
- Ma la lira funesta addusse una perdita rilevante anche a Unicredit;
- Mentre aumenta il rischio di scontro armato tra Polonia e Bielorussia e la Russia trolla la Ue, la Turchia si ricorda di essere un paese della Nato;
- Per la transitoria inflazione Usa un brutto dato ma il quadro sorprende in peggio un po’ ovunque;
- Così parlò (forse) la Pizia di Svezia;
- Il culto della personalità di Xi Jinping rischia di iniettare troppa rigidità e conformismo in un sistema che primeggia solo tollerando e premiando la diversità;
- Si conferma la notevole onerosità dell’industria italiana del risparmio gestito. Riusciremo a diventare europei almeno in questo?
- La disastrosa condizione del servizio sanitario inglese, nei numeri;
- Il cartellino del prezzo indiano: si aprano i negoziati;
- Proposte di riforma del reddito di cittadinanza con qualche senso compiuto;
- Italia tedesca, almeno nei conti con l’estero;
- Quando pensate alle concessioni balneari, leggete questo;
- Di buoi e stalle, edizione ammortizzatori sociali universali;
- Un miracolo di Santa Romana Chiesa;
- Non è in dissesto ma fa parte a pieno titolo della storia dei tormentoni italiani;
- Democrazie vibranti, edizione centroamericano-caraibica;
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