Ripetiamolo ad nauseam, a beneficio degli ottusi: quella nave andava fermata, anche in modi ruvidi. Ma farlo a quel modo ha dimostrato gravissime lacune, operative e di intelligence. E lo spin mediatico successivo mostra di non reggere. E’ troppo chiedere a Tzahal più professionalità? Dove è finito quell’esercito invincibile, dai blitz chirurgici? A proposito di spin, prendiamo atto che Debka ha recuperato la propria funzione di ripetitore, dopo lo sconcerto delle prime ore. Però forse questo è eccessivo, fermo restando che occorrerà capire cosa ha in mente Erdogan.
Addendum – Anche a Leon Wiseltier l’assalto alla Mavi Marmara non è piaciuto, men che meno l’abnorme dilatazione del concetto di “minaccia alla sicurezza” di Israele, giunto ad includere attività ostili ma ampiamente controllabili con azioni di polizia, prima che militari. E questo è lo stesso Wiseltier che tempo addietro diede di antisemita ad Andrew Sullivan. Ci sono circostanze in cui quelli bravi e gli imbecilli appaiono indistinguibili, ma sulla distanza la differenza riemerge.