Tra heimat, fascinazione protezionistica e federalismo da cortile, il futuro italico è verde leghista (o miseria): ricorda nulla?
Occorre ricordare qual era la condizione degli italiani prima dell’unificazione? Facciamolo con le parole di Giuseppe Mazzini – 1845: “Noi non abbiamo bandiera nostra, non nome politico, non voce tra le nazioni d’Europa; non abbiamo centro comune, né patto comune, né comune mercato. Siamo smembrati in otto Stati, indipendenti l’uno dall’altro…Otto linee doganali….dividono i nostri interessi materiali, inceppano il nostro progresso….otto sistemi diversi di monetazione, di pesi e di misure, di legislazione civile, commerciale e penale, di ordinamento amministrativo, ci fanno come stranieri gli uni agli altri”
Giorgio Napolitano, intervento alla Seduta comune del Parlamento in occasione dell’apertura delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, 17 marzo 2011.
Proviamo a riformarci senza gettare via il bambino assieme all’acqua sporca, che dite?