Trionfale calata del premier a Lampedusa. Dopo aver annunciato di avere comprato casa sull’isola (a Cala Francese), candidato l’isola a premio Nobel per la pace, notificato il D-Day del “piano di liberazione di Lampedusa”, commiserato l’umanità dolente che vi sbarca quotidianamente, rivelato di aver concordato col governo di Tunisi un remake di Giochi Senza Frontiere (“Abbiamo ottenuto l’impegno della riaccettazione di tutti i tunisini che riusciremo a portare indietro“), proposto di proporre all’Unione europea la creazione di una zona franca, una moratoria previdenziale, crediti d’imposta sul carburante per i pescatori, il premier tenterà di applicare a Lampedusa l’ambizioso progetto di liberalizzazione che vorrebbe iscrivere in Costituzione:
«Faremo di Lampedusa una zona a burocrazia zero. Qui si potrà fare tutto: si potrà costruire, nel rispetto delle norme edilizie, e solo dopo il Comune invierà i propri ispettori per verificare se tutto è stato realizzato nella norma»
Last but not least, un occhio di attenzione al mercato, con la levata d’ingegno di far sparire tutta l’offerta di naviglio da pesca:
«Ve ne dirò una variopinta: abbiamo comprato pescherecci affinché non possano essere utilizzati per le traversate»
Date le premesse, a breve avremo un boom della cantieristica in Tunisia. Per la verifica dello stato di avanzamento delle promesse, già prenotata tutta la prossima stagione di Forum.