Il phastidioso Krugman

Phastidioso solo in parte perché, mentre si dice d’accordo con il parallelo tra Grecia ed Argentina, in realtà finisce con l’argomentare che la similitudine non calza.

Scrive il Nobel di Princeton:

«Malgrado l’Argentina avesse un peg considerato irreversibile, aveva ancora pesos in circolazione, quindi la meccanica di uscita dal peg era molto più semplice di quanto sarebbe uscire dall’euro. E la meccanica conta molto; essa poteva fare la differenza tra un breve periodo di shock ed un esteso collasso finanziario. Secondo, la Grecia, in quanto paese relativamente povero con una storia di governance traballante, ha molto da guadagnare dall’essere cittadino di riguardo del progetto europeo – cose concrete, come aiuti dai fondi di coesione, e cose difficili da quantificare ma probabilmente importanti come l’effetto stabilizzante, economicamente e politicamente, di essere parte di una grande alleanza democratica. Un’uscita dall’euro potrebbe fare molto più danno alla Grecia nel lungo periodo di quella affrontata dall’Argentina per effetto della sua svalutazione»

Che poi è il concetto che ieri scrivevamo qui:

«Riguardo l’ipotetica uscita dalla valuta unica, inoltre, non bisogna farsi fuorviare da quanto fatto ad esempio dall’Argentina: loro avevano comunque una valuta nazionale, il cui aggancio al dollaro americano ha finito col saltare sotto il peso della divergenza macroeconomica»

Quindi, Krugman dapprima si rallegra del fatto che qualcuno sia giunto a “dire l’indicibile” (indicibile forse in America, perché qui da noi siamo ancora zeppi di prefiche della lira e di tedeschi che vogliono segare il confortevole ramo su cui sono seduti), ma successivamente giunge alla conclusione che uscire dall’euro avrebbe un fallout devastante di breve, medio e lungo termine. Fate un po’ voi. Resta comunque, come ricorda lo stesso Krugman, che “qualcosa va fatto”. Certo, ma non uscire dall’euro. Proviamo a pensare ad una ristrutturazione fantasiosa di debito. Ma per quelle non servono tanto economisti (sorry, guys!), quanto legali, finanzieri e (soprattutto) politici, auspicabilmente non del genere tedesco contemporaneo, che spiccano per una miopia tendente all’autolesionismo.

P.S. E’ opportuno ricordare che phastidioso Krugman non equivale a krugmaniano Phastidio. La convergenza e le affinità sono molto frequenti sul piano della diagnosi. Le divergenze crescono su quello della terapia, anche se in quest’ambito siamo comunque lontani da un’inconciliabile antitesi.

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