Mentre attendiamo con ansia il prossimo panglossiano editoriale di commenti congiunturali di Marco Fortis, segnaliamo al medesimo che in poco più di tre settimane “antiche certezze”, anziché “sbriciolarsi” sono tornate ad affermarsi. Il dato di produzione industriale di luglio, per le tre maggiori economie dell’Eurozona, è questo:
- Francia: +1,5% mensile, +3,7% annuale;
- Germania: +4% mensile, +10,1% annuale destagionalizzato non corretto per i giorni lavorati;
- Italia: -0,7% mensile, -1,6% annuale corretto per i giorni lavorati, -4,6% non destagionalizzato
Pessimo ingresso della manifattura italiana nel terzo trimestre, si direbbe.
Un dato non fa tendenza, contrariamente a quanto Fortis è abituato a commentare ma certamente questa divergenza, che riflette il negativo andamento dell’indice dei direttori acquisti del settore manifatturiero, elaborato dalla società Markit, è coerente con il protratto decumulo di scorte che la nostra economia sta attuando, e che è in atto da ormai due trimestri. Si conferma che la nostra manifattura sta entrando in una fase di sofferenza piuttosto acuta.