Cota e mezzo

Questa sera, a Otto e mezzo, il governatore del Piemonte ed esponente leghista, Roberto Cota, ci ha informati che:

«In Francia, il rapporto deficit-Pil, considerati tutti i titoli greci che ha in pancia, è al 130 per cento»

Dunque, da dove cominciare? Premesso che non conosciamo la fonte di questa notizia, soprattutto riguardo il valore del 130 per cento (potrebbe essere una riunione di redazione della Padania finita a salamelle e fiaschi di rosso), al limite dovremmo parlare di rapporto debito-Pil, visto che il deficit è relativo ad un solo esercizio di bilancio. Ma soprattutto c’è qualcuno, tra gli psichiatri presenti in sala, che riuscirebbe a spiegare a Cota che i titoli esteri non sono posseduti dal governo francese ma dalle banche transalpine (per le quali non sono comunque debito, ma attivo), e che non entrerebbero nel rapporto debito-Pil neppure se il Trota riuscisse a prendere una laurea in astrofisica?

Con l’occasione, vi omaggiamo di una rivoluzionaria proposta di riforma istituzionale: tutti i candidati a cariche elettive dimostrino di sapere leggere e scrivere. Che dite, troppo da ottimati? Così facendo la Lega finirebbe fuorilegge?

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