Schegge di passato che non vuole passare, in un caso di personalità multipla in cerca di più autori, tra un golpe e l’altro.
Viva i mercati esigenti – “Siamo governati dalla Bce?”. “Non credo. Rispondiamo ad una esigenza dei mercati che non sono governati da nessuno, neanche da uno speculatore, ed hanno una vita indipendente anche dalla realtà economica dei Paesi”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, risponde ai cronisti che, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, gli chiedono se la decisione di anticipare alcune misure sia stata influenzata dall’intervento della Banca Centrale Europea (Ansa, 5 agosto 2011)
Fatti mandare dalla Merkel a prendere il Btp – “Abbiamo deciso di ottemperare alle domande che l’Istituto” della Bce “ci poneva al fine di poter” consentire allo stessa Banca centrale europea di “giustificare davanti ad altri paesi europei la spesa dei soldi pubblici” necessaria per aiutare l’Italia, anche perché “quasi il 30% di questi soldi sono dei cittadini tedeschi”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato la manovra (Ansa, 12 agosto 2011)
L’importante è pareggiare – “Rappresenta un segnale importante”. Così il premier Silvio Berlusconi ha definito le misure assunte nella manovra dal governo italiano al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, al quale ha ribadito “la determinazione per arrivare al pareggio di bilancio nel 2013 e la volontà di inserire come obbligo in Costituzione l’azzeramento del deficit” (Ansa, 13 settembre 2011)
La storia mi guarda (storto) – “Abbiamo fieramente l’intenzione di conseguire il pareggio di bilancio nel 2013 e questo sarà un grande record perché l’unica volta che è successo in Italia è stato nel 1876, cioè 135 anni fa”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando per telefono questa sera alla festa del Pdl di Bisceglie (Ansa, 25 settembre 2011)
Dite ad Angela che l’amo – “Con la Merkel ci sono state due telefonate in settimana, ovviamente c’è preoccupazione ma le ho fatto presente che noi siamo il secondo paese manifatturiero in Europa e che è vero che abbiamo un debito molto alto ereditato dal passato, ma che abbiamo pagato le rate con gli interessi. Le ho anche ricordato le due manovre che abbiamo fatto e che il nostro obiettivo è arrivare al pareggio di bilancio nel 2013 e non nel 2014”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi a Bruxelles (Ansa, 22 ottobre 2011)
Dire, fare, baciare, lettera Bce, testamento politico – Prima di salire a dimettersi al Colle, ancora contestato dalla piazza, il Cavaliere ha promesso che si batterà per un governo tecnico ma con un preciso programma ricalcato sugli impegni presi nella lettera all’Europa e alla Bce, con dentro Gianni Letta. Un governo con una scadenza, ha cercato di rendere meno dura la resa ai suoi il Cavaliere, “al quale in ogni momento saremo liberi di staccare la spina” (Ansa, 12 novembre 2011)
Sindrome di Stoccolma a Francoforte – Quanto alla lettera della Bce, “fu una imposizione della Bce che, chiamata a intervenire sui mercati finanziari per acquistare titoli e fermare la salita degli interessi, ci disse invece di andare al pareggio di bilancio nel 2014 di farlo nel 2013 con un atto di buona volontà” (Ansa, 18 gennaio 2013)