- Cresce l’occupazione, calano gli inattivi: è un paese per “vecchi”, che qualcuno vuole rottamare, con la favoletta della staffetta generazionale, per fare spazio al Jobs Act. Ma senza soldi pubblici, please;
- E niente soldi pubblici per le banche (soprattutto medie e piccole, si direbbe) che non hanno rettificato a sufficienza il valore di bilancio dei propri crediti;
- Evviva, pare che i lavoratori italiani non siano ancora alla disperazione;
- Dopo l’ennesimo “giorno del giudizio”, gli italiani mostrano stanchezza per le fiabe governative ed appaiono attratti da quelle di opposizione;
- Giovanotti pronti a far casino, soprattutto nella loro testolina;
- Vi piacciono le storie a lieto fine? Non cercatele in Grecia;
- Distorsioni da monopolio legale (e cattura regolatoria) e buchi di offerta: sono i taxi italiani. Serve un reset, magari pensando ad indennizzi dell’asset principale dei tassisti;
E comunque, quando anche i tassisti saranno resi disoccupati dal calo di domanda di corse in taxi causato da tariffe troppo onerose, non lamentatevi e stampate, in caso:
poi quando anche i tassisti saranno disoccupati non venitevi pero’ a lamentare del calo della domanda interna eh @Phastidio @StefanoFeltri
— Marco B. Pellegrini (@MBPellegrini) 5 Giugno 2015