People’s Bad Bank of China

Da Bloomberg un paio di grafici che mostrano il potenziale di rischio per l’economia globale che origina dalla Cina. Nel primo si nota la il rapporto di indebitamento del settore non finanziario dell’economia (famiglie ed imprese) era arrivato a dicembre 2014 al 192% del Pil, contro il 118% del 2008, prima della crisi finanziaria globale. “Ma questo non è un vero problema, per ogni passività ci sono degli attivi”, dirà qualcuno.

In astratto sarebbe anche vero, se non vi fosse la variabile critica della leva finanziaria (cioè dell’indebitamento), che amplifica le perdite in caso di deprezzamento anche minimale degli attivi; e se non fosse che gli attivi sono soprattutto immobili, terreni ed investimenti manifatturieri. Questi ultimi, in particolare, rappresentano una enorme e potenzialmente crescente capacità produttiva inutilizzata, ed altrettanto potenziale deflazionistico per l’intera economia mondiale, oltre che una immediata minaccia per le banche cinesi, attraverso l’aumento delle sofferenze bancarie. Quest’ultima situazione indurrebbe ovviamente le autorità centrali ad assumere su di sé il debito ammalorato delle banche, aumentando quello sovrano diretto.

Ma i problemi non finiscono qui: negli anni del dopo-crisi, ed in parallelo all’aumento del peso cinese nei grandi flussi di intermediazione globale, anche l’esposizione delle banche globali a quelle cinesi è aumentata in modo molto consistente, toccando a dicembre dello scorso anno i 1.300 miliardi di dollari, secondo stime della Banca per i Regolamenti Internazionali. Che accadrebbe se le maggiori e più internazionalizzate banche cinesi avessero uno scoppio di sofferenze, tale da minacciarne l’affidabilità internazionale? Che le banche globali che hanno prestato alle banche cinesi subirebbero un contraccolpo, in senso di “sospetto” del mercato relativamente alla loro affidabilità. E ciò potrebbe determinare una gelata delle transazioni internazionali.

Tutto molto teorico, ovviamente. Alla fine, siamo tutti fiduciosi che il governo di Pechino e la sua banca centrale assorbiranno tutto, in modalità bad bank, grazie alle loro tasche assai profonde, e la giostra globale continuerà a girare. Almeno, questo è quanto speriamo tutti, da ormai quasi dieci anni, ad ogni crisi da eccesso di debito.

Global Banks Chinese Exposure

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