Il M5S ed i suoi parlamentari, come noto, sono autentiche fucine di produzione legislativa rivoluzionaria. La tradizione è stata confermata in occasione della “proposta” pentastellata di “salvataggio dei risparmiatori”, in occasione di crisi bancarie. È il rasoio di Occam, alla fine. Quello con cui la realtà sgozzerà i grillini, barbuti e glabri.
Leggiamo quindi la genial proposta, direttamente dal Blog (rigorosamente con la maiuscola):
«Di fronte a una crisi bancaria, interviene il ministero dell’Economia che fa un prestito e un’iniezione di liquidità all’istituto. Non si tratta di soldi gratis e a perdere: il sostegno frutta all’erario e ai cittadini un interesse al 3%. Nel frattempo, però, la banca viene commissariata dallo Stato e prende avvio la ristrutturazione. Durante questo periodo, stop a bonus ai manager e stop ai dividendi. Alla scadenza del prestito, il ministero valuta se la banca è in grado di restituirlo (solo se è stato ristabilito un sufficiente livello patrimoniale). Se così non è, lo Stato diventa azionista della banca stessa»
Interessante. Ricorda quasi il salvataggio di una piccola e presuntuosa banca regionale, tempo addietro, in una galassia lontana. In quella circostanza, di fronte al dissesto, lo Stato erogò alla banca un “prestito”, ma al triplo del tasso generosamente proposto dai grillini, e che ogni anno si incrementava di mezzo punto. Alla banca venne imposto lo “stop ai dividendi” (con cosa li avrebbero potuti pagare, del resto?) ed ai bonus, a manager e truppa. Poi la banca fece un primo aumento di capitale, e rimborsò allo stato i tre quarti di quel prestito. L’anno successivo, la banca chiuse in rosso e di conseguenza, in base al regolamento del prestito pubblico, non potendo pagare gli interessi, consegnò allo Stato l’equivalente in proprie azioni al valore di mercato e non a quello dei libri contabili (troppo facile, altrimenti). Alla fine, la banca fece un ulteriore aumento di capitale e rimborsò allo stato anche il restante quarto del finanziamento. Il tutto sotto l’occhiuta supervisione della Ue.
Sembra un piano singolarmente simile a quello dei pentastellati, che dite? Solo molto più oneroso per l’orrida banka, e che ha avuto luogo in una galassia lontana ed in un universo parallelo. E vissero tutti felici e contenti. Come dite? Se non funziona questo possiamo sempre fare intervenire il Fondo interbancario di tutela dei depositi, e quindi le altre banche? Uhm, e se le altre banche non volessero che faremmo, un bell’esproprio? Non temete per i vincoli europei della realtà, comunque: sarà sempre possibile uscire dall’euro e stampare la moneta con cui rimborsare gli obbligazionisti, unendo questo importo all’assegno mensile del reddito di cittadinanza e ad una fetta di felicità, realizzata con una stampante 3D.
Perché i grillini hanno questo, di accattivante: parlano di cose che non conoscono, ma lo fanno sempre in modo molto assertivo oltre ad avere un piano per tutto, quanto e meglio di quelli prodotti tra Pontassieve e Rignano. Di conseguenza sono pronti per governare questo paese, ed aiutarlo a percorrere l’ultimo tratto di strada. Quello verso la liquidazione.