Il settimanale – 27/5/2017

  • Macron all’Eliseo, aspettando Merkel. Ma per tornare a dare trazione alla diarchia, alla Francia servirà convergere su Berlino. Vaste programme;
  • Intanto, Marine Le Pen pare avere un ripensamento sull’uscita dall’euro, dopo aver scritto un programma presidenziale centrato solo su quello;
  • Ehi, pssst! Non ditelo a nessuno ma forse nel 2017 la produttività italiana tornerà positiva, dopo tre anni di contrazione;
  • Nel paese zombie d’Europa, pare possano tornare un paio di zombie del mercato del lavoro: cassa in deroga e mobilità;
  • Per fortuna che ci sono i grillini ed i loro “consiglieri” di complemento, che si prendono a botte con la logica ma giungono alla solita conclusione: tasse come se non ci fosse un domani, che in effetti non c’è;
  • Nel manuale del piccolo legislatore grillino c’è di tutto. Soprattutto, la conferma che il paese è perso;
  • I Pir che fanno la felicità degli intermediari ma non faranno quella dei risparmiatori, soprattutto se dovesse scoppiare la bolla che si sta formando;
  • La sciura May, in una settimana tragica per il Regno Unito, compie l’ennesima giravolta e decide di non requisire l’eredità degli anziani che avranno la sfortuna di diventare lungodegenti;

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