- Di come gli italiani si accingono a mettere le mani avanti per la resa dei conti post pandemia. Suggestioni no-euro da stampatori onirici come abituale fuga dalla realtà;
- In Italia (e dove, sennò?) torna quindi di moda un geniale piano per far sparire l’eccesso di debito che sarebbe piaciuto a Paolo Villaggio e all’Ingegner Cane;
- Combattete i fastidiosi luoghi comuni vespisti;
- I miracoli di Giggino, garantiti al 300%;
- L’Italia non ha ancora presentato il Piano di ripresa e resilienza, la maggioranza di governo si squaglia al calore della realtà e si cercano responsabili padri della patria prima dell’implosione finale. E quale sarebbe la notizia?
- Per fortuna la nostra fonderia di proiettili d’argento funziona a pieno regime;
- Nel momento peggiore, causa pandemia, l’Argentina deve rinegoziare il mega debito col FMI. Servirà creatività, da entrambe le parti, sapendo comunque che la resa dei conti di Buenos Aires con la realtà sarà ineludibile;
- Perle catartiche dall’archivio della dichiarazia malata italiana;
- La fine di un’era, anche cinematografica;
- Aumenta i tassi, abbassa i tassi;
- Proseguono le indagini dell’ispettore Ingroia;
Il podcast commenta la geniale levata d’ingegno italiana sulla “cancellazione” del debito, sotto l’aspetto economico-finanziario e, soprattutto, politico, oltre alla fattibilità delle ipotetiche alternative. Il tutto partendo dalla premessa che, se esiste una scorciatoia per arrivare più in fretta contro il muro o al burrone, gli italiani la prenderanno a passo di carica. Buon ascolto.