- Sventato in extremis tentativo di golpetto di orrida multinazionale contro la Patria. Ma serve vigilanza democratica, sempre: non ci faremo assimilare dalle corrotte prassi internazionali di benchmarking;
- C’era una volta la caducazione;
- Su Alitalia, ve l’ho detto e lo ripeto: vitalizi ai dipendenti, persino ereditabili dai discendenti, sarebbero costati molto meno;
- Schiacciati dagli adempimenti doganali e dai relativi costi, molti esportatori britannici rischiano di finire fuori mercato. E che fa, Boris? Decide di sospendere unilateralmente il trattato di ritiro dalla Brexit, nel punto in cui gli serve;
- Dopo decenni di incuria politica, spoils system patologico e tagli, la nostra P.A. arriva all’appuntamento col destino: il Recovery Plan. Che procedure usare per selezionare le competenze necessarie? Serve il modello dei privati?
- Il leader della Cgil fa il giro di campo del vincitore: finalmente sconfitti liberismo e mercatismo, è tempo di una nuova sinistra che rimuova vincoli di bilancio e di realtà, magari tenuta a battesimo da un ex premier molto amato;
- D’accordo, era un investimento, quindi con elevati costi di avvio, ma per il sistema di test and trace britannico i risultati restano desolanti;
- Si conferma che la propaganda russa trova in Italia terreno assai fertile;
- E comunque, prima gli ungheresi e i polacchi;
- Il redivivo e miracolato M5S pronto ad aprire il Pd come una scatoletta di sardine;
- Per il momento, i tic restano quelli; anzi, si aggravano;
- Quando tutto sarà finito, attendiamo un bel libro bianco (o nero) sulla regione locomotiva d’Italia;
- Italia, paese malato. Come il suo giornalismo;
- La Ue resta una potenza per l’export. Incluso quello sbagliato;
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