- C’erano una volta “i programmi”, paradiso artificiale costruito a uso dei gonzi. Poi arrivò la realtà a scuotere il tendone del circo Italia e i suoi saltimbanchi;
- Ennesima vita politica di un premier per caso diventato parte integrante, e forse ancora decisiva, nel desolante panorama del proteiforme populismo italiano;
- Forse la speranza è che l’Italia divenga il peso d’Europa, e vada quindi assistita come col PNRR;
- Prosegue il commovente tentativo di Fratelli d’Italia di accreditarsi come partito conservatore fiscale. Un peccato che le presunte fonti di copertura siano così tradizionalmente incorporee;
- Ma i condoni restano nel Dna della destra;
- Marciare divisi per marcire uniti, ennesima replica;
- Quanto degrado? Tanto;
- Una riforma piuttosto zoppicante ma mondata linguisticamente da “odiosi” riferimenti meritocratici;
- Socialdemocratica e frugale, anatema per gli adoratori mediterranei del dio deficit;
- …E agli antipodi anche per altri aspetti;
- Malgrado il fervore dei numerosi propagandisti italiani, il bilancio pubblico della Russia ha il fiato grosso e iniziano i tagli, che ovviamente colpiranno la spesa civile;
- La Commissione Ue delinea gli interventi per gestire la crisi energetica;
- …e già i beceri di Pavlov se ne lamentano;
- Ma noi italiani sappiamo come far scendere il prezzo del gas: stampandolo;
- In pochi numeri, l’impatto dei guai nucleari francesi sull’Europa;
- Lo stato federale tedesco esce da Lufthansa, per missione compiuta, ed entra in Uniper;
- Riuscirà l’irascibile re che litiga con le stilografiche ad accelerare l’avvento di molte repubbliche?
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