Oggi sul Corriere compare un’intervista a Renato Brunetta, ormai incontenibile nel suo ruolo di “eminenza grigia” di Berlusconi. Nulla di epocale, solite menate sulle slide powerpoint, la “squadra di giovani” dell’università che sfornano “analisi” a spron battuto, e via di seguito. Interessante, si fa per dire, quella che ormai è diventata la canzoncina con cui quelli che ormai sono i tristi e tragici residui del berlusconismo tentano di spiegare “il complotto”:
«Tutto comincia per causa della Deutsche Bank, che, oppressa dai titoli tossici, ha venduto otto miliardi di titoli del debito pubblico italiano»