Con cosa intendeva finanziare le grandi opere, risanare la finanza pubblica, presentarsi all’Europa con i conti in ordine, aumentare le pensioni, fermare il carovita, rilanciare la ricerca, sanare le industrie in crisi, fermare lo sfacelo del Mezzogiorno, fermare la fuga dei cervelli, la delocazione delle industrie, il moltiplicarsi dei crack finanziari?
L’Espresso, 22 aprile 2005
Ottima domanda. La giriamo all’Unione, che avrà gli stessi problemi se e quando giungerà al governo del paese, e che non ha ancora presentato un programma. Finalmente un tema bipartisan…
E intanto ci scendeva in corpo come un gelo al pensiero di cosa combinerà negli ultimi 11 mesi che gli restano di governo, perché una cosa nell’uomo incerto e confuso è chiara: non mollerà il comando fino all’ultimo minuto.
Lo hanno fatto tiranni e despoti di tutte le risme. Da noi il Mussolini di Salò minacciò di “seminare di mine l’intera Val Padana”, le mine della sua socializzazione, ma erano già state disinnescate dai padroni del vapore e dai loro protettori tedeschi.
Ibidem
Ma Berlusconi non era stato eletto al termine di una regolare elezione? Forse è meglio se per le prossime chiediamo gli osservatori Onu. Ma anche quelli dell’Osce andranno benissimo…