Per iniziativa dei Riformatori Liberali, oggi alle 12 è stato consegnato il Pinocchio d’oro per la migliore fregnaccia bugia pronunciata sulla riforma costituzionale. A Romano Prodi è andato il primo premio “per la bugia colossale detta al Tg 3 dove ha affermato: ‘Noi avevamo indicato una riduzione dei parlamentari più forte del centrodestra, perciò la riforma ha determinato un aumento dei parlamentari”. L’argento è stato assegnato al segretario Ds, Piero Fassino, per aver affermato che “solo dopo la vittoria del no si potrà fare una vera e buona riforma costituzionale”. Ad aggiudicarsi il pinocchio di bronzo è stato il vicepremier, Francesco Rutelli, reo di aver annunciato che con la riforma del centrodestra “il cittadino di una regione non potrà farsi più curare in un’altra regione”. L’improvvisato e folkloristico comitato per il si ha pensato anche all’ex presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, a capo dell’associazione ‘Salviamo la Costituzione’.Per lui il comitato organizzatore del Pinocchio d’oro ha ideato un “premio emerito per le bugie pro-ribaltoni e pro-conservazione”.
Sfortunatamente, l’intera cerimonia di premiazione è stata svilita da un’imperdonabile svista: la mancata attribuzione a Carlo Azeglio Ciampi del premio speciale “Ecstasy costituzionale”, per aver affermato che la riforma approvata dalla CdL nella scorsa legislatura rappresenta un tentativo di revisione della forma repubblicana: secondo Ciampi, la riforma del Polo, passata con la formula della revisione costituzionale prevista dall’articolo 138 della stessa Carta, è di fatto illegittima. Il testo approvato dalla Cdl, infatti, mira a cambiare la forma di Stato e di governo, ma così facendo viola l’articolo 139 della stessa Costituzione: “La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale”. E noi che pensavamo che l’articolo 139 si riferisse al divieto di reintrodurre la monarchia…
Sulla base di questa ampia casistica, suggeriamo quindi di inserire la Costituzione del 1948 nell’elenco degli agenti psicotropi su soggetti opportunamente predisposti.
(Grazie a Rabbì)