Non poteva non sapere?

Dovrebbe essere sufficientemente evidente che la politica, come diceva nella preistoria il sanguigno Rino Formica, “è sangue e merda”. Allo stesso modo in cui è piuttosto evidente che Chicago e l’Illinois, lo stato che ha regalato all’America l'”onesto Abe” e Al Capone, sono un bell'”ambientino” per far politica. Parimenti, dovrebbe essere piuttosto evidente (a tutti tranne che forse a qualche guitto di Hollywood e ad alcuni suoi colleghi italiani del Pd) che Barack Obama non è il frutto dell’Immacolata Concezione.

E ancora, sembra piuttosto evidente dalle trascrizioni delle intercettazioni del governatore dell’Illinois, che Rod Blagojevich è stato mandato a stendere dal team Obama. Ma non da qualche settimana, bensì da un paio di anni almeno. Tutto ciò premesso, fa un certo senso leggere alcuni post della blogosfera di centrodestra in cui di fatto si sostiene che “Obama non poteva non sapere”. Garantisti in Italia e dipietristi a Chicago?

Ma quello che fa piacere rimarcare, con un filino di provinciale naiveté, è che in America esiste ancora la possibilità di inquisire ed arrestare i corrotti. Forse si tratta di guerre per e tra bande, o forse il sistema conserva ancora un minimo di checks and balances. O forse, per fare un po’ di cospirazionismo (che non guasta mai), qualcuno presto ci verrà a dire che Obama ha fatto eliminare un suo compagno di merende prima che il medesimo potesse nuocergli (non abbiamo ancora verificato i post di oggi, forse è già stato scritto). Obama sarà un altro “presidente al teflon”, come quelli che lo hanno preceduto nell’ultimo quarto di secolo?

Forse, ma di certo sarebbe utile evitare alcuni travaglismi de destra. Non foss’altro che per evitare di scimmiottare il modello culturale dominante in Italia: quello della sinistra e del suo giustizialismo unidirezionale, con annessi arditi sillogismi su amici che non sapevano e nemici che “non potevano non sapere”.

Che questa sia una delle lezioni del liberalismo?

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