Il patto di stupidità

“Siamo riusciti ad ottenere la modifica del Patto di stabilità per i comuni virtuosi”. Umberto Bossi grida vittoria al termine del vertice di maggioranza sulla manovra economica. Annuncia il via libera di Giulio Tremonti ad una delle richieste formulate a Pontida davanti al popolo leghista. E avvisa Silvio Berlusconi: “Il governo rischia fino a quando non passa” la manovra in Parlamento.
Bossi, pur soddisfatto che ora “i Comuni che hanno un sacco di miliardi potranno spenderli“, ammette che “sulla manovra bisogna lavorarci ancora” (Ansa, 28 giugno 2011)

Un vero trionfo:

«Personalmente esprimo una particolare soddisfazione – aggiunge il ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli – per la riforma del patto di stabilità che, per la prima volta, elimina i tagli lineari, introducendo il sacrosanto principio del dare agli enti virtuosi e del togliere a quelli che virtuosi non sono» (Ansa, 14 luglio 2011)

Ma anche no:

Inserire nel Decreto Sviluppo lo svincolo dei 40 miliardi di euro d’investimenti impediti dal Patto di Stabilità agli enti locali. E’ la richiesta avanzata al governo dal comune di Genova. Gli enti locali italiani sarebbero in grado di attivare 40 miliardi di euro d’investimenti, ma i vincoli del Patto di Stabilità lo impediscono – spiega l’assessore comunale al Bilancio, Franco Miceli – non c’è in questo momento una misura più semplice e più facile per la crescita del Paese che sbloccare questi fondi inutilizzati. “Allentare i vincoli del Patto di Stabilità potrebbe comportare una lievitazione ulteriore del debito pubblico del Paese – continua – ma negli ultimi anni il sistema dei Comuni ha migliorato i saldi della finanza pubblica di oltre 4 miliardi di euro e comunque il debito è continuato ad aumentare, gli sprechi sono in altri settori dello Stato”.

Infatti, il punto è quello: ci sono comuni che hanno un attivo di gestione ma non possono spenderlo, perché i loro attivi concorrono al saldo nazionale di finanza pubblica. Malgrado il risolutivo intervento della Lega, che ormai si è messa in aperta competizione con Berlusconi a chi le spara più grosse, la situazione si sta progressivamente aggravando, ed il paese è ormai bloccato.

E questo era il punto qualificante dell’ultimatum di Pontida, se ricordate. Un po’ come il federalismo. Lo hanno ottenuto, ma solo nella loro mente fantasiosa. A questo punto saremmo davvero curiosi di ottenere un profilo dell’elettore medio leghista e del suo IQ.

Sostieni Phastidio!

Dona per contribuire ai costi di questo sito: lavoriamo per offrirti sempre maggiore qualità di contenuti e tecnologie d'avanguardia per una fruizione ottimale, da desktop e mobile.
Per donare con PayPal, clicca qui, non serve registrazione. Oppure, richiedi il codice IBAN. Vuoi usare la carta di credito o ricaricabile, in assoluta sicurezza? Ora puoi!

Condividi