Il settimanale – 21/7/2012

  • Approvato dal parlamento italiano il Fiscal compact. Cosa cambia? Poco e moltissimo, in un quadro sempre più fosco nel quale ci è realmente rimasta una ed una sola speranza;
  • Ancora polemiche sul ruolo delle agenzie di rating, che però ormai arrivano sistematicamente in ritardo;
  • Attendevamo l’attacco agostano, abbiamo avuto la prova generale una decina di giorni prima. Il motivo? Sempre quello;
  • Il governo ha deciso di accantonare l’ipotesi di sopprimere le festività infrasettimanali. Ma cosa poteva esserci, dietro la proposta? Noi un’idea ce l’avremmo avuta;
  • Se vi chiedete perché la spesa pubblica spagnola (e italiana) tende ad andare fuori controllo durante questa recessione, provate ad indagare partendo da qui, oltre che dagli stabilizzatori automatici;
  • Ancora sugli effetti differiti del tasso zero sui depositi della Bce. Che accadrà se e quando Draghi passerà ai tassi negativi?
  • In Magna Grecia, scopriamo che crediti e liquidità non sono esattamente lo stesso concetto;
  • Un nuovo, grande mistero della storia italiana, mentre si prepara (forse) il ritorno dell’uomo che aveva capito tutto prima di chiunque altro;
  • Quei maledetti keynesiani si sono presi definitivamente la California;
  • Scegliete il vostro POTUS;


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