Intervento piuttosto problematico (non per i contenuti quanto per la qualità della connessione telefonica) del vostro titolare a Nove in punto, condotto da Simone Spetia su Radio24, sugli esiti delle elezioni politiche tedesche, con commenti di Sergio Nava, Veronica De Romanis ed Alessandro Merli. In sintesi, i punti del vostro titolare sono:
- Non c’è, oggi, esportabilità del “modello tedesco”, contrariamente alla narrativa di Herr Schaeuble. Il perché lo leggete anche qui, oltre al fatto che la Germania non ha ristrutturato sotto le bombe di una recessione autoinflitta;
- E’ innegabile tuttavia che la Germania le riforme le ha fatte, a inizio anni Duemila, quindi le si può riconoscere il first move advantage, soprattutto dal versante del costo del lavoro. Assai platonico, però, vista la situazione attuale;
- La Germania resta incardinata in Europa, e non altrove. Quindi è interesse tedesco evitare di finire sotto le macerie di una ipotetica (ma inesistente) “guerra di conquista” che rischia di far vincere ai tedeschi il Premio Tafazzi. Inoltre, il paese ha problemi strutturali non lievi, quali dotazione infrastrutturale in via di obsolescenza ed invecchiamento della popolazione, e peraltro non appare il mostro di produttività di cui si favoleggia;
- Noi italiani siamo comunque in una botte di ferro, visto che abbiamo abolito l’Imu sulla prima casa (questa è ironica, mi raccomando);