- Alla fine è arrivato: non l’arrotino ma l’appuntamento col destino;
- Per ora è cambiata la batteria e poco altro. Nel frattempo, superlavoro per chirurghi specialisti di imeneplastica ed imbalsamatori, mentre la scossa si è avvertita praticamente in tutto l’orbe terracqueo;
- Ci sono già le prime indiscrezioni sui nuovi ministri, mentre Renzi pare aver già convinto i cosiddetti moderati a dare il via libera alla liberalizzazione delle droghe leggere, oltre che al consumo di quelle pesanti;
- In questo plot così spumeggiante, in una sceneggiatura da prognosi infausta, esistono tuttavia importanti elementi di preservazione della tradizione, mentre le “rivelazioni” di un’altra antica figurina del presepe italiano scatenano la reazione indignata dell’uomo che da vent’anni sopravvive a se stesso contando sulla demenza (in senso clinico) dell’elettorato;
- Nel frattempo, qualche suggestione per un’agenda di governo;
- L’Argentina finge di avviare l’aggiustamento della propria squilibratissima economia. La realtà arrota la falce;
- La Svizzera, un po’ meno paradiso fiscale per mano della Ue, vota per limitare l’immigrazione comunitaria;
- Non esistono austeri atei finlandesi nelle trincee della recessione;
Il settimanale – 15/2/2014
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