- Il governo Renzi entra nella pienezza delle proprie contraddizioni. Un programma talmente ambizioso da suscitare l’invidia di antichi maestri; ma serviranno miracoli, che in parte stanno già accadendo;
- Da Marinetti a Farinetti: un premier eclettico, futurista e liberale, tra velocità e dubbio. Camminate rasenti ai muri, è meglio;
- Tornano antichi tic, confronti provinciali fallaci e grandi classici; di nuovo c’è una logorrea vorticosa che ricorda l’antica arte della prestidigitazione e che sradica fragili paletti confitti nella realtà;
- Omeopatia, portami via: per combattere la disoccupazione in una crisi di domanda, serve rendere più facile licenziare;
- Un paese che cospira così intensamente ed alacremente contro se stesso da lasciare i nemici esterni a bocca asciutta;
- In Italia abbiamo una destra fieramente proibizionista ma anche favorevole alla modica quantità;
- Alla fine, i tedeschi non sono cattivi. Hanno solo un robusto ritardo di percezione;
Il settimanale – 1/3/2014
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