- Continua lo shock energetico: i cinesi rischiano i rimproveri di Greta, Putin tenta la moral suasion del mercato e ricorda agli europei che sarebbe un peccato se alle loro bellissime regole accadesse qualcosa;
- L’idroelettrico scandinavo aggrava la crisi energetica europea. Quanto è realmente transitoria questa forma di inflazione?
- Generose sovvenzioni spingono il parco auto elettriche. A transizione completata, le casse pubbliche rischiano voragini permanenti;
- Draghi tenta un’astuta riforma catastale “a orologeria”, basata sulla rivoluzionaria trasparenza. Difficile, nel paese dove nessuno deve pagare di più;
- Che accade, dopo l’ultimo giorno del giudizio elettorale nella penisola italica, e dopo aver frullato il cervello degli elettori? Spoiler: nulla, come sempre;
- E soprattutto, c’è chi continua a gonfiare un arioso nulla e chi continua a dilettarsi di realtà virtuale e metodi quantitativi;
- Per contrastare la minacciosa denatalità, Pechino frena gli aborti e le separazioni. Ma senza un vero welfare, l’operazione di ingegneria sociale fallirà;
- Nella PA il green pass moltiplica le disfunzioni organizzative e i problemi di controllo. Meglio sarebbe stato prevedere l’obbligo vaccinale;
- La Polonia partecipa a un club di cui contesta le regole basilari. Tiriamo le conclusioni?
- Alti salari, alte competenze, alta produttività: il meraviglioso mondo di Boris, che disinnescò la minaccia dell’idraulico polacco e ora si troverà con tacchini polacchi;
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