Ma come mai quando un dipendente Mediaset passa con il rosso è pacifico ed acquisito che “Berlusconi non poteva non sapere”; come mai quando un Meani qualsiasi parla al telefono con i designatori arbitrali è pacifico ed acquisito che “Galliani non poteva non sapere”; e quando un componente della segreteria particolare della Presidenza del Consiglio, su carta intestata della medesima, invia un piano di nazionalizzazione di parte del business ad uno dei principali imprenditori italiani il premier “non poteva sapere”? Mah, vallo a sapere, appunto. Una leadership inconsapevole, questa ulivista: “Ma allora, abbiamo una banca?”
Pronto riscatto di Camillo. Dopo l’obnubilamento calcistico-cospirazionista, ecco un lucido bilancio dei primi 120 giorni di governo Prodi:
“Cinque mesi dopo si può dire: c’è un governo di banchieri che manda soldati in guerra, va a braccetto con Hezbollah e dittatori cinesi, fa l’indulto, confligge con gli interessi delle aziende private, mette le mani sulla Rai, cambia i primari degli ospedali, privatizza le professioni, taglia lo stato sociale, sostiene la legge sulla fecondazione, fa ministro Mastella, dice bye bye Condi, chiude la ditta “socialismo”, salva il Milan, non promuove i Pacs ed è pronto a imbarcare Casini e Follini. Sono certo che siete contenti.”
Ma non disperate: tra le fila di chi ha permesso a questo governo di nascere, Capezzone fa il cercatore di pizzini e la Bonino intravede “degli inizi di dibattito” sui diritti umani tra le élites comuniste cinesi.