“A voi sembra che l’ex faro di fini intellettuali come Bossi e ora di Di Pietro non si renda conto che quello che cita era un pezzo di marzo sui dati (dati, non opinioni) della composizione del voto obamiano e di Hillary (ed era come ho scritto io: allora Obama vinceva solo tra neri, giovani, ricchi e per intenderci fighetti).”
Marzo? Che strano, a noi pareva giugno. Fosse stato marzo, il problema non si sarebbe posto, e Travaglio avrebbe scritto una scemenza. Ma il segreto del successo del nostro tuttologo preferito è quello di qui dirlo e qui negarlo.
Oppure, basta diversificare il rischio, scrivendo tanti bei pezzi dove in sequenza si ammicca a tutti i candidati, inclusi quelli alle elezioni per il consiglio di condominio. In questo modo, Nostradamus diventa un dilettante, ed è poi possibile sostenere di avere già previsto tutto. E’ una vecchia e collaudata tecnica dialettica di Rocca, che un giorno vi illustreremo nei dettagli, aprendo gli archivi della posta di Phastidio. E’ un vero peccato che persone razionali ed intelligenti non ci siano ancora arrivate.
P.S. Meanwhile anche il figlio di papà, in attesa di rientrare in gioco con uno dei suoi celebri elaborati, si rallegra per i numerosi viandanti che quotidianamente gli confermano di avere raggiunto un achievement, e di averlo fatto all by himself.