Settimana dominata dalla manovra correttiva italiana di finanza pubblica:
- Prodi e Visco tornano di moda;
- Sconcerto tra i popolani della libertà, il Grande Venditore costretto sulla difensiva;
- Nulla di strutturale, dal lato della spesa e delle riforme; ai mercati potrebbe non piacere, soprattutto se si continuerà a nascondere il testo definitivo, che semplicemente non esiste;
- Una conferenza stampa molto spontanea, con lettura di comunicato infarcito di realtà virtuale;
- Paradigmatica la farsa delle province, diventate bandiera dell’ennesima caciara priva di argomentazioni, da una parte e dall’altra;
- Nel frattempo, la disperazione fiscale cresce;
- Il più fulgido esempio di italico provincialismo ed analfabetismo economico: il caso delle agenzie di rating;
- Il federalismo fiscale (che difficilmente avremo) avrà un solo compito: certificare i fallimenti;
- L’eterno ed universale homo politicus, impastato di menzogne e riletture della storia;