Il settimanale – 5/5/2012

  • Cosa ci attende in Eurozona, tra moral hazard e solidarietà, mentre l’austera infezione si dirige verso il cuore del sistema;
  • Gli aggregati monetari in Eurozona rialzano la testa, purtroppo non per effetto di ripresa del credito al settore privato;
  • Il governo Monti vara un rimpastino occulto con tecnici al quadrato per la sempiterna revisione di spesa. Clark Kent trova una cabina telefonica e si traveste da Enrico Bondi;
  • Tagliare davvero le spese implica comunque di scegliere un mutamento del perimetro pubblico/privato, e deprime comunque la domanda aggregata nel breve-medio termine. Servirebbe crescita per poter procedere al meglio;
  • Ennesima conferma che Italia e Spagna seguono un percorso di “risanamento” molto simile, perché imposto dalle “circostanze”;
  • La salvezza viene dal “licenziamento” di Equitalia? Ma anche no;
  • Ballottaggio per l’Eliseo, il trionfo del pensiero magico e l’Intoccabile di pietra;
  • Hollande tenta di contrastare l’immagine caricaturale che gli è stata affibbiata dai grandi media anglosassoni;
  • Gli Stati Uniti crescono poco attendendo la resa dei conti, il prossimo anno;
  • E’ arrivato un warning (e neppure troppo early) sull’economia australiana;
  • Usate e fatevi usare, attendendo il giornalismo anglosassone;


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