- Nella sostanziale latitanza di testi ufficiali, iniziano ad emergere le linee guida delle “grandi riforme” promesse (o minacciate) da Renzi. Ad esempio, quella della pubblica amministrazione pare nascere privilegiando la fedeltà sulle competenze professionali;
- Il dl Imprese, invece, pare stabilisca che il credito potrà essere erogato anche da soggetti diversi dalle banche. Tendenza ormai globale ma, come sempre, est modus in rebus;
- Arriva una versione assai rachitica dei già problematici incentivi pubblici agli investimenti, mentre il Tar del Lazio resta la nostra Final destination;
- Inebriati da tutte queste riforme di successo, siamo pronti per andare in Europa a dare lezioni e creare alleanze;
- L’Italia è un paese caratterizzato da macabro senso dell’umorismo;
- Continua l’Alitaliade, il case study definitivo su come minimizzare il proprio potere negoziale e massimizzare il danno inflitto ai contribuenti;
- Che succede ai grandi debitori (pubblici e privati) se la crescita economica continua a latitare? In Europa rischiamo di scoprirlo prima di altri;
- Il Giappone della Grande Reflazione rischia di creare qualche problema ai pensionati;
- Il grande ritorno di Maurizio Sacconi e delle sue note ossessioni;
Il settimanale – 21/6/2014
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